Uomo politico italiano. Giornalista con lo pseudonimo
Giulio de Frenzi,
promosse il movimento nazionalista e fondò e diresse il giornale "L'Idea
Nazionale" (1911). Passò al Fascismo e fu più volte ministro. Nel
1943, quale membro del Gran Consiglio, votò contro Mussolini, e fu
perciò condannato a morte in contumacia dal tribunale fascista di Verona
(1944). Condannato all'ergastolo nel 1945, fu amnistiato nel 1947 (Bologna 1878
- Roma 1967).